Spesso e volentieri quando i progettisti Vuototecnica si trovano a rinnovare impianti già esistenti, hanno a che fare con componenti come raccordi, filtri e valvole per aria compressa che vengono utilizzati anche per il vuoto, indifferentemente, ma che in realtà non rispettano il parametro fondamentale di ogni impianto del vuoto, la portata d’aspirazione del generatore di vuoto ed il differenziale di pressione.

Proviamo a capire in breve perché è sbagliato.

Partiamo dal principio fondamentale che distribuire aria in pressione (fino a 10 bar) è completamente diverso rispetto a distribuire vuoto (fino a -1bar)

Aumentando la pressione di esercizio in un circuito pneumatico per aria compressa possiamo tranquillamente aumentare il flusso di portata volumetrica a parità di sezione di tubo che utilizziamo.

Distribuire vuoto è completamente differente in quanto, aumentando il grado di vuoto, la portata volumetrica d’aspirazione cala drasticamente fino ad azzerarsi.

Di qui l’estrema importanza nel vuoto, d’impiegare componentistica che rispetti la sezione di passaggio della bocca d’aspirazione della pompa per il vuoto e la capacità di portata della stessa a pressione atmosferica.

I tubi per aria compressa possono anche essere impiegati per piccole sezioni d’aspirazione (diametro interno tubo da 6-8mm) ma al di sopra di queste sezioni la tubazione tende a collassare ed implodere per mancanza di un’anima spiralata di rinforzo che contrasti la pressione atmosferica.

Inoltre i raccordi rapidi per aria compressa sono nati e collaudati per garantire la tenuta di un tubo che si espande sotto l’effetto della pressione e non di un tubo che tende a collassare ed implodere sotto l’effetto del vuoto. Da qui le perdite di portata ed i trafilamenti dei raccordi pneumatici.

Lo stesso ragionamento costitutivo vale anche per i filtri per aria compressa, generalmente dotati di cartucce filtranti in polietilene poroso o materiale sinterizzato.

Materiali ottimi per filtrare un flusso d’aria compressa a 6-8 bar di pressione ma delle vere e proprie strozzature nel flusso di portata d’aspirazione di una pompa per vuoto.

Per non parlare poi delle elettrovalvole per aria compressa impiegate per gestire l’apertura e chiusura del vuoto su impianti di manipolazione dotati di ventose.

Più volte nel nostro blog, abbiamo sottolineato la differenza sostanziale e funzionale delle nostre elettrovalvole per il vuoto che sono nate proprio per garantire il flusso di portata delle fonti del vuoto ad esse collegate proprio in virtù di una meccanica interna e di una corsa dei tamponi di tenuta nettamente superiore a qualsivoglia valvola per aria compressa di pari sezione nominale.

Senza entrare nei tecnicismi, per il quale vi invitiamo a contattare gli uffici di Vuototecnica, è normale cercare di riutilizzare uno stesso componente pneumatico se adatto allo scopo ma dobbiamo essere consapevoli che quasi mai avremo la stessa efficienza di un componente nato esclusivamente per il vuoto.

Vuototecnica, realizza da quasi 50 anni componentistica specifica per l’esclusiva gestione e distribuzione del vuoto.

Tubazioni, raccorderia, filtri ed elettrovalvole studiati espressamente per massimizzare le performance di aspirazione in un circuito del vuoto.

Ogni applicazione è a sé e conviene in ogni caso affidarsi all’assistenza di un esperto. Per saperne di più: www.vuototecnica.net

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