Quando sorge la necessità di un sistema di presa a depressione che abbia caratteristiche di flessibilità, integrazione e diagnosticai produttori di robot antropomorfi e di pallettizzazione per il packaging si affidano a Octopus di Vuototecnica, capace di gestire item di ogni forma e natura.

Octopus è perfetto, ad esempio, quando si tratta di lavorare a stretto contatto con gli operatori e per carichi molto leggeri (una decina di chili al massimo), come nel caso dei robot collaborativi CO-BOT.

Si possono movimentare sacchetti con prodotti sfusi, piccoli oggetti, anche con superfici disomogenee, e tanti altri particolari, senza che si debba modificare di volta in volta l’intero organo di presa. Basta smontare il piano aspirante e sostituirlo con un altro.

Il principio di funzionamento dei sistemi di presa  Octopus è basato sul differenziale di vuoto che si crea all’interno del loro scatolato aspirante , quando la portata del generatore di vuoto è superiore alla quantità d’aria aspirata attraverso i fori calibrati ; presenti sul piano di presa.

I piani aspiranti sono intercambiabili; è possibile sostituire un piano aspirante con microfori ricoperto di gomma spugnosa con un piano dotato di valvole autoescludenti, in base alle applicazioni.

Le valvole autoescludenti del sistema Octopus Vuototecnica hanno l’esclusiva prerogativa di poter operare correttamente in tutte le posizioni di presa del piano aspirante rispetto all’oggetto da prelevare.

La gomma spugnosa è autoadesiva, facilmente sostituibile, ed è realizzata con una mescola speciale che consente la presa su superfici irregolari e ruvide e mantiene elasticità anche dopo innumerevoli cicli.

In alternativa, il piano di presa Octopus può essere dotato di ventose a soffietto che  compensano errori di planarità accentuati. Sono consigliate, ad esempio, per la presa di scatole di cartone deformabili e di fardelli di prodotti avvolti con film termoretraibile.

Le ventose a soffietto sono fornibili, di serie, in gomma antiolio, para naturale, silicone e, a richiesta, in mescole speciali.

Tutto è facilmente smontabile e ispezionabile, anche da personale non specializzato.

I microfori dei piani aspiranti sono autopulenti; le polveri e lo sporco che li attraversano non si depositano e la sezione d’aspirazione rimane invariata. Un disco filtrante in rete d’acciaio inox trattiene le polveri. Quelle impalpabili, che il disco filtrante non trattiene, sono aspirate ed espulse dal generatore di vuoto.

Gli Octopus sono inoltre dotati di connessioni supplementari standard  per gli strumenti di controllo e per il controsoffio con aria compressa, per uno scarico più rapido del carico sollevato.

Per un’ulteriore personalizzazione, Vuototecnica  è in grado di fornireteste di presa Octopus custom, realizzate con stampante 3D. Una soluzione su misura, per affrontare ogni esigenza di manipolazione, senza problemi di forma o materiale.

Le teste sono costruite ad hoc, in ABS, sono più leggere oltre che resistenti, e i problemi di presa possono essere trattati caso per caso, assecondando la forma dell’oggetto.

La stampante utilizzata per la realizzazione delle teste, installata presso l’ufficio tecnico di Vuototecnica, utilizza una tecnologia di tipo FDM. Grazie a questa manifattura additiva, è possibile rispondere in tempi brevissimi all’esigenze dei clienti: mani di presa a ventose realizzate in pochi giorni lavorativi, persino più veloce del metodo standard con asportazione di truciolo in macchine a CNC. Inoltre, la fantasia progettuale non conosce limiti.

In più, le teste di presa in 3D prevedono che la fonte di vuoto sia già integrata. Un plus per i robot antropomorfi e i flexible pickers. Ce n’è davvero per tutti i gusti.

Per saperne di più: www.vuototecnica.net

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