Nel settore del packaging il materiale di riempimento è una scelta importante per ridurre gli urti durante il trasporto dei prodotti o per meglio contenerli.  

Tra gli imballi più richiesti c’è la carta velina, utilizzata soprattutto per confezionare prodotti delicati e riempire i vuoti all’interno dei pacchetti mantenendo ferma la merce.

Le lastre in espanso sono invece una buona alternativa quando abbiamo necessità di proteggere il contenuto della confezione dall’umidità: ecco perché vengono scelte molto spesso per i trasporti via mare. Di diversa forma e dimensione, possono anche funzionare da pareti divisorie.

Ci sono infine le patatine in amido di mais, i sacchetti gonfiabili per l’imballo o in polietilene, i profilati in espanso, la paglietta di plastica e molti altri materiali di riempimento e confezionamento.

La varietà delle soluzioni dipende dalla varietà dei prodotti e dalle prestazioni in relazione al tipo di confezionamento richiesto.

C’è da perdersi in un mondo così vasto e che richiede per i produttori una buona dose di aggiornamento e di aiuto tecnico.

In una tale vastità di scelta di materiali di riempimento e confezionamento, il cliente finale deve fare i conti anche con la manipolazione automatica degli stessi sulle proprie linee produttive di assemblaggio e imballaggio.

Ecco dunque che Vuototecnica viene in soccorso dei suoi clienti nelle fasi di imballaggio dei prodotti, dal confezionamento ai pallet, in molti settori industriali, con un occhio sempre attento alla personalizzazione e al tipo di materiale da trattare. 

Si possono scegliere ventose, fonti di vuoto, sistemi di presa a depressione, filtri e diversi accessori a seconda dell’applicazione.

Per saperne di più e trovare la soluzione più adatta a voi, contattate i progettisti Vuototecnica su www.vuototecnica.net

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