L’assemblea annuale dell’Ucimu (l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione), tenutasi a luglio, ha presentato un bilancio sul 2016 lusinghiero per il settore delle macchine utensili (produzione in crescita del 6,4% a quota 5,5 miliardi di euro, consegne sul mercato interno salite del 25,7% a quota 2,3 miliardi).

Le prospettive per il 2017 sono ancora più interessanti, soprattutto sul mercato interno, per il quale è stimata una crescita delle consegne del 12% sul 2016 a 2,57 miliardi.

Dopo il +22% del primo trimestre 2017, nel secondo trimestre si registra un +28,5% a conferma della tendenza ad acquisire nuovi macchinari e nuove tecnologie per la connettività degli impianti. Inoltre gli ordini esteri sono cresciuti del 5,6% e gli ordini interni del 24,8% rispetto ai primi sei mesi del 2016.

Ma si potrebbe fare ancora di più, perché nonostante i dati siano positivi per arrivare ai numeri pre-crisi c’è ancora qualche passo da fare.

Investire in nuovi macchinari sembra essere attualmente un’urgenza, infatti il dato più preoccupante per un settore industriale in crescita è proprio quello dell’obsolescenza del parco macchinari.

Capitalizzare in tecnologie e migliorare sul breve e lungo periodo la produttività e l’efficienza delle varie fasi è fondamentale.

Vuototecnica può aiutare in questo percorso di crescita e miglioramento, grazie alle sue doti di engineering partner made in Italy. Vi affiancherà nell’ottimizzazione delle diverse fasi di lavorazione industriale, dalla linea ai pallet, con soluzioni personalizzate di presa e di creazione del vuoto e applicazioni che neanche vi immaginate.

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