Il vuoto si conferma protagonista anche oltre l’atmosfera terrestre. Secondo la Nasa, potrebbe aiutare nella ricerca di acqua, elio e altre risorse, e fornire un quadro più chiaro dei materiali disponibili per costruire habitat o piste di lancio, ampliando progressivamente le conoscenze scientifiche e l’esplorazione umana del sistema solare.

La sfida attuale è però ottenere tramite robot campioni extraterrestri in modo più economico, permettere test con o senza supervisione degli astronauti e trasmettere immediatamente i dati sulla Terra.

Lunar PlanetVac, un nuovo sistema pneumatico sviluppato da Honeybee Robotics, sfrutta il vuoto per creare una depressione in grado di sollevare campioni di suolo lunare e convogliarlo all’interno di un contenitore sigillato, senza necessità di bracci meccanici o attrezzi da scavo.

Montata sul lander, la testa di campionamento di LPV utilizza gas pressurizzato per prendere la regolite, generando un piccolo tornado. Il materiale viene convogliato attraverso un tubo e raccolto in un contenitore. La regolite raccolta – in grani fino a 1 cm – può essere setacciata e fotografata, dopodiché i dati vengono trasmessi sulla Terra in tempo reale.

Tutto avviene in pochi secondi, grazie all’uso intelligente della pressione e del vuoto, riducendo al minimo il rischio di contaminazioni e dispersioni.

Una tecnologia che dimostra come il vuoto possa essere applicato con successo anche in ambienti estremi, diventando una leva strategica per la ricerca, l’estrazione di risorse e l’esplorazione spaziale.

www.vuototecnica.net

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